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Tenere la pressione bassa riduce il rischio di declino mentale

Cardiologia Redazione DottNet | 29/01/2019 14:17

Negli anziani mantenerla sotto gli standard lo riduce del 15%

Mantenere la pressione del sangue bassa, negli anziani, potrebbe prevenire il lieve declino cognitivo, una condizione che precede spesso la demenza. E' quanto dimostra una nuova ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Jama (Journal of American Medical Association). Il declino cognitivo lieve è una condizione in cui gli individui vanno incontro a una perdita di capacità mentale, che può includere il dimenticare appuntamenti importanti, perdere il filo di una conversazione, avere difficoltà a ragionare e prendere decisioni. Colpisce circa il 15-20 percento delle persone oltre i 65 anni e aumenta il rischio di sviluppare forme di demenza grave come l'Alzheimer.

Il nuovo studio clinico randomizzato ha incluso poco meno di 9.400 adulti di età superiore ai 50 anni e con pressione sanguigna alta. Per 5 anni, la metà dei partecipanti ha ricevuto terapie per mantenere la pressione sistolica (o massima) non superiore ai 120 mmHg, l'altra metà ha ricevuto un trattamento standard e mantenuto la massima sotto ai 140 mmHg. I risultati hanno rivelato la riduzione del rischio di lieve declino cognitivo è stata del 15% nel primo gruppo rispetto al gruppo di controllo. Tuttavia gli stessi benefici non erano altrettanto evidenti nel ridurre il rischio di demenza grave. "Abbiamo scoperto che solo 3 anni di riduzione della pressione, non solo hanno aiutato incredibilmente il cuore, ma anche il cervello", afferma il ricercatore capo Jeff D. Williamson, professore di gerontologia e geriatria presso la Wake Forest School of Medicine di Winston-Salem, a New York.

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fonte: Jama

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